4.4. Testi dalla tomba di May (TA 14)

Testo sul lato nord dell’ingresso (Davies 1903-08, vol. 5, p. 16, tavv. II-III; Sandman 1938, pp. 59-60; Murnane 1995, pp. 143-144):

Adorazione di ‘ankh-Ra-Horakhty, che gioisce all’orizzonte nel suo nome di luce che è in Aten’, dotato di vita per sempre, in eterno [e] il re dell’Alto e del Basso Egitto, che vive di Maat, signore delle Due Terre Neferkheperura Uaenra, il figlio di Ra, che vive di Maat, signore delle apparizioni Akhenaten, la cui durata di vita è grande [e] la grande sposa regale, la sua amata, signora delle Due Terre, grande d’amore, Neferneferuaten Nefertiti, dotata di vita per sempre, in eterno.
‘Tu appari bello all’orizzonte del cielo, O Aten vivente che stabilisci la vita. Tu sei sorto dall’orizzonte orientale e hai riempito le Due Terre con la tua bellezza, poiché tu sei magnifico, grande, splendente e alto sopra ogni paese; i tuoi raggi circondano la terra sino al limite di tutto ciò che hai creato, perché tu sei in Ra e hai raggiunto i loro limiti e li hai sottomessi per il tuo amato figlio. I tuoi raggi sono sopra la tua immagine gloriosa, [ossia] il sovrano di Maat, che proviene dall’eternità. Donagli la tua durata di vita e i tuoi anni. Tu ascolti per lui ciò che è nel suo cuore, lo ami, e fai sì che egli sia come il disco (
aten), il tuo fanciullo, uscito dai tuoi raggi, il re dell’Alto e del Basso Egitto Neferkheperura Uaenra. Egli ha fatto per te Akhetaten, grande, ampia e amata, la signora delle lodi, ricca in possedimenti e al cui interno vi sono i prodotti di Ra. Si gioisce al vedere la sua bellezza, piacevolezza e bontà. La si guarda come si mira il cielo, il cui limite non è raggiungibile. Aten sorge in essa per riempirla con i suoi raggi e abbracciarvi il suo amato figlio, il figlio dell’eternità, che è uscito dal disco (aten) e che governa la terra per colui che lo ha posto sul suo trono e che fa sì che la terra esista per colui che l’ha creata. Ogni terra è in festa al suo apparire. La loro totalità fa offerte al suo ka per Aten, che sorge nell’orizzonte a ogni alba. Suo figlio presenta Maat al tuo bel volto e tu esulti quando la vedi. Egli è uscito da te! Concedigli [l’eternità] come re al pari di Aten. O Neferkheperura Uaenra possa tu vivere e essere in salute come Aten’.
Il nobile e governatore, portatore del sigillo del re del Basso Egitto, l’amico unico […], scriba regale, il suo amato, generale dell’esercito del signore delle Due Terre, sovrintendente della casa [chiamata] ‘Pacificare Aten’ [May]. Egli dice: ‘Io sono un servo di colui che lo ha fatto venire all’esistenza, onesto per il signore delle Due Terre e utile al suo signore, che ha posto il giusto nel mio corpo e ripugnanza per la falsità, poiché io so che il figlio dell’Aten Neferkheperura Uaenra si rallegra di ciò. Egli ha raddoppiato i favori per me come i granelli di sabbia, poiché io ero il primo dei suoi dignitari davanti ai sudditi. Il mio signore mi ha promosso affinché potessi eseguire i suoi insegnamenti, [che] io ho udito dalla sua voce senza interruzione. I miei occhi vedono la tua bellezza nel corso di ogni giorno, O mio signore, sapiente come Aten e soddisfatto di Maat. Come è fortunato colui che ascolta il tuo insegnamento di vita, poiché egli allora sarà soddisfatto al vederti e raggiungerà un’età avanzata. Concedimi una bella sepoltura, che il tuo
ka dona, nella tomba che tu hai stabilito per me per riposarvi, la collina di Akhetaten, il luogo di coloro che sono i suoi favoriti. O miei milioni di Nili che inondano quotidianamente, Neferkheperura Uaenra, il mio dio che mi ha creato, grazie al cui ka si vive, fai sì che io mi sazi al seguirti senza mai smettere. O [tu sei] colui che Aten ha generato, tu sei eterno. O mie milioni di preghiere, Uaenra, come è fortunato colui che ti segue, perché tu fai sì che tutti coloro che hai creato siano duraturi, in eterno. Il suo signore lo seppellirà con la sua bocca piena di verità’.

Il testo dell’ingresso (Davies 1903-8, vol. 5, pp. 2-4, tav. IV; Sandman 1938, pp. 60-61; Murnane 1995, p. 145) inizia con un’adorazione di «ankh-Ra-Horakhty, che gioisce all’orizzonte nel suo nome di luce che è in Aten», seguita dai titoli di May e da un suo discorso:

Ascoltate ciò che dico, O tutti [voi] – grandi e piccoli – [affinché] io possa raccontarvi le buone cose che il sovrano ha fatto per me e allora voi direte ‘come sono grandi le cose fatte per quest’umile uomo!’ Vogliate (?) per lui un’eternità di giubilei e una perennità come signore delle Due Terre ed egli farà lo stesso che ha fatto per me, il dio che dona la vita.
Io ero un uomo umile sia da parte di padre sia di madre, [ma] il sovrano mi ha plasmato. Egli ha fatto sì che io crescessi e mi ha nutrito per mezzo del suo
ka quando io ero uno senza proprietà. Egli ha fatto sì che io acquisissi persone in quantità, ha fatto sì che i miei confratelli fossero numerosi e ha fatto sì che tutta la mia gente fosse radunata per me quando io diventai il signore della mia città. Ha fatto sì che mi mescolassi con ufficiali e dignitari quando ero l’ultimo dei subalterni. Egli mi diede cibo e prodotti, ogni giorno, quando io imploravo il pane che lui [solo] dona.


4. Appendice di iscrizioni